Nato a Napoli il 19 settembre 1959, Giancarlo Siani, dopo gli anni della formazione scolastica, abbandona gli studi universitari per intraprendere la professione giornalistica. Collabora con alcuni periodici napoletani. Dal 1980 è corrispondente da Torre Annunziata presso la sede distaccata del quotidiano Il Mattino a Castellamare di Stabia. Viene ucciso a Napoli, sotto casa, al volante della sua Mehari, la sera del 23 settembre 1985 per mano di killer della camorra.
L’idea di organizzare un evento fotografico sulla memoria di Giancarlo parte dalla consapevolezza del superamento del dolore della perdita, e di trasformare la tragedia in una grande possibilità di cambiamento, mostrando al pubblico quella intimità gioiosa del giovane giornalista napoletano, la cui bellezza aiuta, senza alcun dubbio, alla maturazione della nostra coscienza individuale e collettiva.
L’intento, di tale progetto espositivo, è il dialogo tra morte e vita, la costruzione di una consapevolezza che tenga uniti tali poli opposti. E solo mostrando, per la prima volta, frammenti intimi della bellezza di Giancarlo che riacquistiamo tutto il suo inestimabile patrimonio alla vita.