Lunedì 22 aprile alle ore 17 si è aperta l’edizione 2024 del “Premio Pimentel Fonseca”, dedicata ai reporter assassinati nei mesi dei bombardamenti nella Striscia di Gaza. Oltre un centinaio tra giornalisti e personale che lavoravano sui media hanno perso la vita: ovvero ci sono stati più morti in pochi mesi che in un anno intero. Con 109 vittime, secondo le stime dell’IFJ (Federazione Internazionale dei Giornalisti), si è configurato un vero e proprio “giornalisticidio”: la più grande opera di censura operata da uno stato in guerra. In onore delle vittime, è stata premiata la coraggiosa giornalista egiziano-palestinese Youmna ElSayed, corrispondente dalla Striscia di Gaza di Al Jazeera English, per “la coerenza etica e il senso della missione che sono stati propri del giornalismo, che hanno in Eleonora un eterno esempio, e che vivono nelle sue scelte di vita e nella sua determinazione a raccontare gli eventi sfidando rischi e sacrifici indicibili. Ciò le ha procurato ammirazione in tutto il mondo tra le persone che desiderano e amano la ricerca della verità e detestano manipolazioni e deformazione dei fatti; con umanità, empatia e oggettività ha messo a rischio ogni cosa affinché il suo racconto facesse giungere ovunque possibile notizie e immagini della tragedia umanitaria immane che è in corso a Gaza”, ha scritto Nino Daniele, presidente della giuria scientifica del premio, che è stato consegnato dalla giornalista inviata della Rai, Lucia Goracci. Il “Premio honoris causa” è stato conferito alla giornalista sotto scorta campana, Marilena Natale, “per il suo coraggio nel denunciare la criminalità organizzata e per il suo instancabile e fattivo impegno; per essere vicina ai bambini oncologici e alle loro famiglie con la sua associazione ‘Terra di cuori’. Nel segno di Donna Eleonora, la sua vita è stata un esempio di come si possa avere un impatto significativo sulla società e sulle persone”.
Dopo i saluti di Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, sono intervenuti Omar Suleiman e Jamal Qaddorah, referenti della comunità palestinese in città, Nino Daniele, presidente della giuria scientifica, Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo21, Tina Marinari, Campaigner Amnesty International Italia, Gianmario Siani, presidente della “Fondazione Giancarlo Siani” e del giornalista Marco Cesario.
Durante l’evento, Amnesty International Italia è stata presente insieme ad attiviste e attivisti per chiedere, ancora una volta, il cessate il fuoco nel Medio Oriente, iniziativa realizzata insieme al gruppo “Fermatevi!”, con madrina Marisa Laurito, che con un suo video appello ha fatto partire da “Imbavagliati” una campagna di sensibilizzazione contro la guerra. Durante la premiazione, è stata inoltre prevista una performance teatrale a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema di Gianni Sallustro, con abiti storici di Costantino Lombardo.
Ph Vincenzo Pucciarelli