I capi dell’opposizione hanno annunciato ulteriori manifestazioni contro l’attuale presidente Nicolas Maduro.
Secondo recenti stime, in tre settimane di scontri sono morte almeno 9 persone e più di 500 sono state arrestate. Il paese, in questo momento, vive una terribile crisi economica e politica.
Il presidente Maduro accusa l’opposizione di tentare il golpe, mentre la Casa Bianca incolpa il presidente di reprimere suoi oppositori.
L’ultima giornata di protesta si è estesa a tutte le città del Venezuela. A Caracas in particolare, la manifestazione è finita in bagno di sangue. Alcune fonti raccontano che un gruppo di uomini mascherati hanno iniziato a sparare contro la folla.
Carlos José Moreno, 17 anni, è stato colpito alla testa ed è morto poco dopo. La madre del ragazzo ha affermato che il figlio non stava partecipando alla protesta, passava di là per caso.
A San Cristobal, parte ovest del Paese, è stata uccisa una ragazza di 23 anni, Paola Ramirez. Una ventina di civili armati si sono avvicinati a lei e hanno sparato, senza nemmeno scendere dalle motociclette.
Ieri sera il presidente Maduro ha rilasciato un’intervista sui fatti sanguinosi accaduti in giornata, affermando che le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare un nuovo tentativo di golpe.
L’impressione è che il Venezuela sia sull’orlo di una guerra civile.