Gli imbavagliati 2015
Ali Lmrabet
Ali Lmrabet, 55 anni, marocchino è stato “imbavagliato” nel suo paese dal 2005, quando è stato condannato a non poter esercitare la sua professione di giornalista, per aver denunciato sul quotidiano spagnolo El Mundo che i Sahrawi che vivono nei campi alla periferia della città algerino di Tindouf erano “rifugiati” e non “ostaggi” detenuti contro la loro volontà,…[learn_more caption=”continua…”]come il governo marocchino tende a rivendicare. E ‘stato precedentemente condannato nel 2003 a tre anni di carcere con l’accusa di “minare il rispetto per il re” per la pubblicazione di alcune vignette sulla monarchia nel suo settimanale Demain. Dopo essere stato detenuto per otto mesi e mettendo in scena uno sciopero della fame per 50 giorni, è stato rilasciato su perdono da re Mohammed nel gennaio 2004. In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa 2014, Reporters sans frontières (RSF) lo ha segnalato come uno dei “100 eroi dell’ informazione”. Dal 24 giugno 2015 ha iniziato uno sciopero della fame davanti alla sede del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, per rivendicare il suo diritto a pubblicare nel suo paese un settimanale satirico in arabo, cosa impossibile, perché le autorità di Tetuan, sua città natale, si rifiutano di concedergli il permesso di soggiorno ed i suoi settimanali satirici Demain Magazine e Douman sono stati vietati nel 2003. Centinaia di intellettuali, molti dei quali di fama internazionale, hanno firmato una lettera al re del Marocco, Mohamed VI per esprimere il proprio sostegno al giornalista marocchino.[/learn_more]
Efraim Medina Reyes
(caporedattore dell’evento el sito/giornale www.www.imbavagliati.it)
Efraim Medina Reyes (Colombia, 1967). Scrittore e giornalista. Vive tra la Colombia e Italia. Nel 1995 ha vinto il Premio nazionale per il racconto con la raccolta Cinema albero. Oltre al suo romanzo più famoso, C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo ha scritto: …
[learn_more caption=”continua…”] La sessualità della pantera rosa, Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin, Quello che ancora non sai del Pesce Ghiaccio, Cinema albero e la raccolta di poesie intitolata Pistoleri/puttane e dementi (Greatest Hits). Ha inoltre diretto il film Esercizio dell’anima e scrive per il teatro. Ha scatenato molte polemiche quando ha sparato a zero sulla tradizione novellistica latino-americana, Gabriel García Márquez compreso.[/learn_more]
Jean Claude Mbede Fouda
Jean Claude Mbede Fouda è un giornalista-attivista camerunense. In Italia dal 2008, nel marzo 2013 è diventato il primo esiliato iscritto all’elenco dei professionisti dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Laureato in giornalismo all’Università’ di Yaoundé, lavora attualmente ad Addis Abeba come communications officer per la Cooperazione Italiana in Etiopia (con competenze in Sud Sudan e Gibuti).
[learn_more caption=”continua…”] Ha fondato All TV vincitore del premio della migliore web tv italiana nella categoria Community dei Teletopi Award 2013 e il portale Afrikitalia nel 2012, anno in cui è stato premiato Best African Journalist dagli African Excellence Awards. In Italia ha collaborato con la Gazzetta dello Sport e Sportweek ed è stato per due anni autore del blog multietnico La Città Nuova del Corriere della Sera. È un opinionista politico per vari canali televisivi nazionali come la Rai e TGcom24 . Nel 2010, ha lavorato per Lookout Tv. È stato per sei anni (2002-2008) corrispondente per il Camerun della Voice of America (VOA) e Radio Vaticana. È stato caporedattore di STV2, primo canale televisivo privato in Camerun e nel 2007 ha fondato Radio Fm Liberte prima di scappare in esilio. In Italia ha fondato la Rete dei Giornalisti Esiliati ed è uno dei promotori dell’associazione con sede a Bruxelles nata per garantire l’inserimento scolastico dei bambini nelle zone rurali del Camerun. È stato relatore per vari festival, eventi e premi giornalistici come il Premio Ilaria Alpi.[/learn_more]
Gonzalo Guillén
Gonzalo Guillen, ha iniziato la sua carriera a El Tiempo, Bogota. E ‘stato uno dei fondatori dell’agenzia di notizie Colprensa (la più importante della Colombia). È stato professore della Facoltà di Relazioni Internazionali della Universidad Jorge Tadeo Lozano di Bogotà.
[learn_more caption=”continua…”]Ha vinto due premi internazionali per il giornalismo Re di Spagna. Tre premi nazionali “Simon Bolivar”, due premi nazionali CPB (Circolo dei giornalisti di Bogotà) e nel giugno 2010 ha ottenuto il Premio dell’Associazione Editori Giornali dello Stato della Florida, Stati Uniti, nel settore della ricerca. Attualmente è consulente esterno per giornali dell’America Latina e presidente del capitolo colombiano dell’Instituto Prensa y Sociedad, IPYS.
Guillén ha subito gravi minacce durante la sua carriera e ha dovuto vivere diversi anni nel esilio in Perù, Ecuador, Stati Uniti e Argentina. Le minacce più forti sono stati ricevuti durante i due governi consecutivi di presidente Alvaro Uribe Vélez (2002-2006 e 2006-2010).[/learn_more]
Jeremías Marquines
Jeremías Marquines Nato a Tabasco (Messico) nel 1968. È l’intellettuale messicano più critico e controverso in questo momento. Membro del Sistema Nazionale di Creatori e del Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti. Vive a Acapulco, Guerrero, dove esercita un giornalismo duro e critico.
[learn_more caption=”continua…”] Marquines è anche uno dei poeti più importante del suo paese. È direttore del giornale Sotto parola. È stato minacciato per Il suo lavoro investigativo della vicenda dei 44 studenti assassinati in Iguala.[/learn_more]
Oksana Chelysheva
Oksana Chelysheva è una giornalista russa collaboratrice della «Novaya Gazeta» per la quale ha lavorato anche con Anna Politkovskaja. Nel 2006 ha ricevuto il premio di Amnesty International dedicato a giornalisti che si occupano di diritti umani in situazioni di rischio («Amnesty’s Special Award for Human Rights Journalism Under Threat»).
[learn_more caption=”continua…”]La società, nata nel 2000 a Nizny Novgorod e a Grozny per informare sulla situazione nel Nord del Caucaso, cercare una soluzione politica al conflitto e assistere le vittime in Cecenia. Nel 2006 Oksana Chelysheva ha ricevuto il premio di Amnesty International dedicato a giornalisti che si occupano di diritti umani in situazioni di rischio («Amnesty’s Special Award for Human Rights Journalism Under Threat»).
La giornalista riceverà da Gerardo Marotta il 20 agosto all’Istituto di Studi Filosofici di Napoli il “Premio Pimentel Fonseca”, evento collegato al Festvial Internazionale di Giornalismo Civile “Imbavagliati”. Con la manifestazione, ogni anno, saranno premiate quelle giornaliste che si sono distinte nella difesa dei diritti civili, attraverso i loro scritti. Il premio è dedicato alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota e giacobina napoletana e fondatrice del giornale “Monitore Napoletano”, che trovò la morte nei moti rivoluzionari napoletani del 1799. Il premio intende onorare la sua memoria di eroina e ispiratrice di libertà e giustizia.[/learn_more]
Roberto Saviano
(Intervento in videoconferenza)
Roberto Saviano è nato a Napoli nel 1979. È autore del bestseller internazionale Gomorra (Mondadori 2006), che è stato tradotto in più di cinquanta Paesi e ha venduto dieci milioni di copie in Italia e nel mondo. In Italia collabora con “la Repubblica” e “L’Espresso”, negli Stati Uniti con il “Washington Post” e il “New York Times”, in Spagna con “El País”, in Germania con “Die Zeit”, in Svezia con “Expressen” e “Dagens Nyheter”, in Inghilterra con “The Times”.
[learn_more caption=”continua…”] Per la sua attività di autore e per l’impegno civile, gli sono stati conferiti il Premio Viareggio “Opera prima”, il Premio Nazionale Enzo Biagi, il Geschwister-Scholl Preis, il Premio Giornalistico di Lipsia, il Premio Manuel Vázquez Montalbán, l’European Book Prize, il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la sceneggiatura di Gomorra. Dall’ottobre 2006 vive sotto scorta in seguito alle minacce ricevute dai clan che ha denunciato. Nel 2008 ha ricevuto la solidarietà di diversi premi Nobel e a novembre dello stesso anno è stato invitato in Svezia a tenere un discorso sulla libertà di espressione all’Accademia dei Nobel.[/learn_more]
Guido Piccoli
Guido Piccoli è un giornalista e sceneggiatore italiano, nato a Torino il 9 Dicembre del 1949 ha vissuto a Bogotà negli anni più caldi della “guerra ai narcos”. Sulla Colombia ha successivamente scritto la biografia di “Escobar, Pablo e gli altri” (Ega edizioni1994) e “La guida della Clup” (1996).