Siraji Kiberu (Kingdom Television) e Dodoviko Mukasa (radio CBS), sono stati assaliti dalla polizia mentre seguivano con le cineprese l’arresto di Betty Nambooze Bakireke, membro dell’opposizione parlamentare. A Henry Kasomoko del Bukedde Paper, invece, gli agenti governativi hanno distrutto la telecamera durante i tafferugli.
Nambooze è la vice presidente del partito d’opposizione democratica, che opera nella regione centrale. La polizia ha arrestato lei e altri sostenitori mentre cercavano di entrare all’interno del Comune, dove avevano organizzato un incontro di partito. Sono stati portati alla stazione di polizia di Kiira Road.
I giornalisti li hanno seguiti con i boda boda (motorini con sellino lungo) fino al commissariato. Una volta arrivati lì, sono scoppiati i tafferugli tra la polizia e i supporters di Nambooze che si opponevano all’arresto della donna. Anche i giornalisti sono stati attaccati in modo violento.
Il portavoce della polizia locale, Emilian Kayima, ha finto di non sapere nulla: “I giornalisti non vanno picchiati. Perché si dovrebbe? Chi è stato colpito? Presenterò un esposto alla polizia così i colpevoli saranno puniti” ha commentato.
Eppure, secondo fonti locali e internazionali, la polizia da almeno 6 anni continua a perpetrare violenza contro i giornalisti in Uganda. E questi atti violenti vengono nascosti o, come abbiamo appena riferito, addirittura negati dalle autorità locali.