Foto: “Giovanni Izzo per imbavagliati festival inetrnazionale dil giornalismo civile terza edizione museo PAN Napoli 20 settembre 2017 copyright foto Giovanni Izzo”
“Giovanni Izzo per Imbavagliati”
Dal 20 al 24 settembre 2017 – Palazzo delle Arti di Napoli (PAN)
Mostra a cura di Stefano Renna
In circa tre decenni di ricerca diretta sul territorio di Castel Volturno, Giovanni Izzo ne ha documentato i flussi migratori e il degrado sociale ed ambientale ad esso endemici. I suoi scatti raccontano storie di drammi quotidiani, di sopraffazioni, di morti e di stentate sopravvivenze, ma anche di rosee aspettative celate dietro false speranze, di sogni abbandonati troppo presto, di giovani donne costrette a crescere troppo in fretta e a vendere il loro corpo come merce di scambio.
Il lavoro di Giovanni Izzo è sciolto da ogni vincolo: non ha rapporti con nessuna testata giornalistica; il suo è un lavoro dettato dal senso etico e morale di dover raccontare tali situazioni; di far conoscere luoghi e situazioni spesso volontariamente dimenticate da chi potrebbe e dovrebbe fare qualcosa.
Questa estrema libertà di movimento diventa, tuttavia, un’arma a doppio taglio: senza alcuna forma di tutela, Giovanni Izzo si muove in territori difficili rischiando in prima persona e, spesso, finendo per essere “imbavagliato” e costretto ad un doloroso silenzio.
Per tale ragione, la terza edizione del festival “Imbavagliati” ha scelto di esporre le fotografie di Giovanni Izzo al fine di dar voce a tutte quelle storie che, tacitamente e quotidianamente, hanno luogo nel territorio in questione.
In tale occasione saranno mostrati quegli scatti che raccontano di illusioni disilluse, di donne costrette alla prostituzione, di traffico di essere umani. Le situazioni, gli sguardi, i volti congelati per sempre nelle fotografie di Izzo sono quelli di chi sa di non avere via di fuga, di chi accetta silenziosamente il suo destino, di chi ha lasciato la sua terra per cercare quella terra promessa da dove poter ripartire; sono i volti di chi, invece, in questa “nuova” terra ha trovato sofferenze, costrizioni, abusi, violenze; di donne, poco più che bambine, lasciate sole e senza alcuna possibilità di riscatto.
Imbavagliato è Giovanni Izzo, non potendo denunciare ad alta voce ciò che le sue fotografie raccontano, ma imbavagliate sono anche le giovani donne che, ricattate e minacciate, non hanno la forza di testimoniare le violenze subite.
Prostituzione, illegalità diffusa, abusi edilizi, immigrazione clandestina, crimine organizzato, sono immortalati nel bianco e nero di una fotografia in grado, così, di restituire tutta la drammaticità del suddetto contesto sociale.
(Luca Palermo)