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Premio Pimentel Fonseca VI edizione 2020 a Claudia Julieta Duque

Nel ricordo di Mario Paciolla
Torna la VI edizione del Premio Pimentel Fonseca
prologo del Festival Internazionale di Giornalismo Civile, Imbavagliati
È stata insignita del prestigioso
Premio Pimentel Fonseca
la giornalista colombiana Claudia Julieta Duque
“per il suo coraggio, nel difendere i diritti degli ultimi”

 

“In primo luogo vorrei ringraziarvi per avermi conferito questo premio che in realtà è dedicato a Mario Paciolla, alla sua vita, in sua memoria, e per tutte le persone che hanno avuto fiducia in me informandomi e sostenendomi durante l’inchiesta sul caso di Mario. Questo riconoscimento è per tutti quelli che cercano di portare avanti un giornalismo differente, un giornalismo indipendente e lo accetto con una grande tristezza poiché non avrei voluto informare sul caso di un amico che è stato assassinato, avrei preferito averlo vivo, sorridente, allegro come il Mario Paciolla che ho conosciuto”.

 

NAPOLI. Si è svolto stamattina il “Premio Pimentel Fonseca” nel ricordo di Mario Paciolla.  Il 33enne napoletano, impegnato come osservatore dell’Onu per il rispetto degli Accordi di Pace a San Vicente del Caguàn morto a casa sua il 15 luglio scorso. Su quello che ormai viene considerato un delitto, all’inizio camuffato da suicidio, “Imbavagliati” chiede verità e giustizia.

Prologo del Festival Internazionale di Giornalismo Civile, ideato e diretto Désirée Klain, in programma sul sito www.imbavagliati.it dal 16 al 20 dicembre, il premio, giunto alla VI edizione, è dedicato alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota napoletana e fondatrice del giornale “Monitore Napoletano”, che trovò la morte nei moti rivoluzionari napoletani il 20 agosto del 1799 a Piazza Mercato. In onore della storica giacobina, le protagoniste della manifestazione sono giornaliste e attiviste, che portano avanti la difesa dei diritti civili. È stata la giornalista colombiana Claudia Julieta Duque (mercoledì 16 dicembre) alle ore 11 a ritirare attraverso un videointervento, visibile sul sito ww.imbavagliati.it, il riconoscimento “per il suo coraggio, nel difendere i diritti degli ultimi”. “In primo luogo vorrei ringraziarvi – ha detto la reporter – per avermi conferito questo premio che in realtà è dedicato a Mario Paciolla, alla sua vita, in sua memoria, e per tutte le persone che hanno avuto fiducia in me informandomi e sostenendomi durante l’inchiesta sul caso di Mario. Per questo motivo seriamente questo riconoscimento è per tutti quelli che cercano di portare avanti un giornalismo differente, un giornalismo indipendente e lo accetto con una grande tristezza poiché non avrei voluto informare sul caso di un amico che è stato assassinato, avrei preferito averlo vivo, sorridente, allegro come il Mario Paciolla che ho conosciuto”.

I genitori di Mario Paciolla, Anna e Pino, sono intervenuti con una lettera accorata, letta in diretta dalla direttrice artistica Désirée Klain, chiedono verità e giustizia per  il figlio: “Vorremmo ringraziare la giornalista Désirée Klain, Articolo21, la Federazione Nazionale Stampa Italiana, le associazioni e le istituzioni tutte per aver organizzato questo festival, per il premio dedicato a Mario Paciolla e che questo sia per la giornalista Claudia Julieta Duque […] vorremmo chiedere a tutti voi di aiutarci con tenacia e costanza  nella richiesta di Verità e Giustizia per Mario Paciolla, siamo certi che non ci lascerete soli e già da adesso vi ringraziamo”. Durante la premiazione sono intervenuti Eleonora De Majo (assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli) e Giuseppe Giulietti (Presidente della Federazione Nazionale della Stampa)

Pluripremiata cronista investigativa, Claudia Julieta Duque fin dal 2001 è bersaglio di intimidazioni e molestie per le sue inchieste su casi di “alto profilo”. Lavora come giornalista e difensore dei diritti umani da oltre 25 anni. Ha iniziato la sua carriera nei media audiovisivi riconosciuti nel paese, come l’agenzia di stampa colombiana Colprensa e Caracol Radio. Ha lavorato nella difesa dei diritti umani in entità come il Consiglio presidenziale per i diritti umani e nella Direzione degli affari indigeni del governo colombiano. Era un ricercatore dei Avvocati Collective José Alvear Restrepo (Cajar) ed è attualmente un corrispondente per la Radio Nizkor in Colombia, stazione radio Internet.

Tra i temi del suo lavoro investigativo e giornalistico ci sono le sparizioni forzate, il reclutamento di bambini da parte di gruppi armati, l’impatto dell’impunità e il diritto alla giustizia, nonché l’infiltrazione di gruppi paramilitari all’interno di entità governative.  Ha indagato sull’omicidio nel 1999 del famoso giornalista e comico colombiano Jaime Garzón e sulla partecipazione a questo crimine dell’allora entità di intelligence, il Dipartimento amministrativo della sicurezza (DAS).

Ultimamente, Claudia Julieta Duque si è occupata di indagini sulla corruzione in relazione ai diritti umani. Inoltre, Claudia la giornalista colombiana è una facilitatrice della formazione in questioni di sicurezza e protezione per giornalisti e difensori dei diritti umani in America Latina. Per la International Women’s Media Foundation (IWMF), a Washington, Duque ha coordinato fino a settembre 2020 il programma per Colombia e Guatemala, incentrato sulla promozione del giornalismo investigativo. Questo programma incoraggia la partecipazione attiva delle giornaliste investigative donne. Dall’agosto 2020 sta lavorando a un nuovo progetto per l’organizzazione Internews. Il suo obiettivo è migliorare il flusso e il contenuto delle informazioni che raggiungono le comunità. In questo senso sta lavorando alla questione del Covid-19 in relazione alla Migrazione e alla comunità LGBTI, con un focus sul dipartimento di Nariño.

La manifestazione, fortemente voluta e promossa dal Sindaco di Napoli Luigi de Magristris, dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, è realizzata e prodotta dall’associazione culturale “Periferie del mondo – Periferia immaginaria, che ha conferito il premio attraverso la decisione di un comitato scientifico, presieduto da Nino Daniele, che ha lanciato l’iniziativa nel 2015.

Nel corso della prima edizione, che si è svolta il 20 agosto 2015 al Museo Pan di Napoli, è stata insignita la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della «Novaya Gazeta», dove lavorava con Anna Politkovskaja. Per la seconda edizione, è stata scelta una donna, voce di un popolo da sempre in lotta per l’indipendenza. In una gremita Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore di Napoli, sabato 20 agosto 2016, con Lina Sastri a fare da madrina alla serata, Djimi Elghalia, attivista per i diritti del popolo Saharawi, ha ricevuto dall’assessore Nino Daniele e dall’avvocato Gerardo Marotta (Fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), il “Premio Pimentel Fonseca 2016”. Mentre è stato l’attore spagnolo Carlos Bardem, fratello del premio Oscar Javier e di Mónica, a ritirare il “Premio Pimentel Fonseca 2017”. Il riconoscimento, alla sua terza edizione, è stato assegnato alla madre Pilar Bardem, la leggendaria attrice, già insignita del prestigioso Goya, che, come i suoi figli, da tempo è un’instancabile attivista per i diritti civili. Durante l’edizione 2018, dedicata a Daphne Caruana Galizia, il riconoscimento è stato consegnato alla sua amica e giornalista maltese Caroline Muscat. Per la prima volta è stato, inoltre, assegnato il Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa” a Olga Rodríguez, giornalista e attivista spagnola.

Per il 2019, con come madrina d’eccezione Marisa Laurito, per la prima volta in Italia, è stata insignita con il prestigioso Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa” la comandante e attivista tedesca Carola Rackete. Ha vinto la V edizione Helena Maleno, giornalista e attivista spagnola.

“Imbavagliati- Festival Internazionale di Giornalismo Civile”, prodotto dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria”, è promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa, la Fondazione Banco di Napoli, l’UsigRai, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo 21, e con il patrocinio di Amnesty International Italia e Unicef Italia.

 

Media Partner dell’iniziativa
TGR / La Repubblica

 

Video di Davide Uccella:

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