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Alfred Yaghobzadeh per Imbavagliati/Faces of War

Foto: A US marine standing next to a young Somali boy during the famine in Somalia. Baidoa, Somalia. 26/ 11/2012

 

“Alfred Yaghobzadeh per Imbavagliati/Faces of War”
Dal 20 al 26 settembre 2018 – Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) 
Mostra a cura di Stefano Renna

Più di 100 significativi scatti del vincitore del World Press Photo sono stati protagonisti della mostra “Alfred Yaghobzadeh per Imbavagliati/ Faces of War”, a cura di Stefano Renna. L’esposizione non è solo una raccolta di foto, ma è un insieme di momenti, di storie, di paure. Un uomo che guarda da una fessura, un bambino con un fucile. La guerra raccontata da chi la conosce e ne ha subito le conseguenze. Yaghobzadeh è nato in Iran e, nel 1979 ha dovuto interrompere gli studi per via della rivoluzione che ha sconvolto il paese. Così ha iniziato a fotografare, raccontando le battaglie furiose sul fronte Iran – Iraq, con gli occhi e la passione di un diciannovenne. Da quel momento ha cominciato a girare il mondo. È stato preso in ostaggio e ferito nella guerra civile del Libano. Per 13 anni ha raccontato il conflitto israelo-palestinese. Ha fotografato le prime pietre del muro di Berlino che crollava. E’ stato testimone di guerre, carestie, faide, eventi politici, crisi umane in Somalia, Afghanistan, Uzbekistan, Tagikistan, Cuba, Vietnam, Etiopia, Messico, India, Filippine, Turchia, Armenia, Iraq, Russia, Cina, Sri Lanka. Durante il conflitto ceceno, Alfred fu ferito dalle schegge di un proiettile esplose a pochi metri da lui. È solo una questione di fortuna se oggi è ancora vivo.

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